.....Tra essere e apparire io preferisco apparire... Apparire come sono!!

lunedì 31 dicembre 2007

Buon Anno


Auguro a tutti un Sereno Anno Nuovo.....che il 2008 sia l'anno in cui si esaudiranno tutti i vostri desideri......

martedì 25 dicembre 2007

Auguri



Buon Natale!!!!!!!

lunedì 17 dicembre 2007

Qualcosa ancora sul Natale

Oggi pomeriggio mentre "NAVIGAVO" in cerca di qualche storiella carina sul Natale da raccontare ai miei bambini alla scuola dell'infanzia, mi sono imbattuta in questo racconto..
Senza dubbio inadatto a ciò che mi serviva, ho però deciso di salvarlo per pubblicarlo qua....
Io l'ho trovato caruccio e spiritoso.....e sotto sotto..( ma nemmeno molto) veritiero!!!!!

Ecco il testo originale...

QUANDO VENDETTERO IL NATALE
di Enrico Maria Ferrari

Me lo ricordo bene il Natale di quell'anno, io ero ancora un ragazzo ma certe cose non si scordano.Come al solito lo Spirito Natalizio arrivò ben presto, mi pare l'11 Novembre quell'anno, annunciato dagli spot del Panettone Bauli che riuscì a fregare sul tempo Motta. Cominciarono quindi i preparativi, i negozianti si affrettarono a spolverare i resti di magazzino per preparare le novità di Natale, le agenzie aumentarono i prezzi delle grandiose offerte sconto per un Natale alle Maldive e le signore ripulirono le loro pellicce ancora imbrattate dal sugo di pomodoro che si erano tirate addosso lo scorso anno per auto-protesta contro l'"inutile strage", molte macchie non andavano via ma pazienza, si trattava di indossarle fino al 7 gennaio, data in cui avevano deciso di auto-protestare buttandosi addosso del sugo di pomodoro.Tutti indistintamente proclamarono di voler fare regali intelligenti e utili e difatti aumentarono a dismisura la vendita di spremi-cipolle elettronici e di rasoi per i peli del naso. Un'abile campagna pubblicitaria convinse milioni di italiani che era indispensabile comprare Linda, la perfetta spazzola per lavare un cavallo. In famiglia lo zio Ernesto si confuse molto e credendo di comprare una cosa intelligente prese l'ultimo libro di Sgarbi.Arrivarono i poveri zampognari per suonare nelle vie del centro e raccogliere qualche elemosina, i più perfidi estorcevano i soldi con ricatti musicali:" O mi dai mille lire o ti suono Toto Cotugno". Alla sera facevano ritorno alle loro povere case e in effetti a quell'ora si notava sempre un aumento del traffico di Mercedes.L'imperativo era:" essere più buoni" e tutti fummo molto buoni. Gli automobilisti si scambiavano insulti su cartoncini colorati e i tifosi allo stadio si picchiavano cantando "Santo Natale", gli scippatori lasciavano un fiore alle signore derubate.Innumerevoli come al solito le cene di beneficenza e i poveri andarono a ruba, tutti se li accaparravano a suon di milioni e fino al 26 non se ne riuscì a trovarne più uno.Per amore dell'ecologia non si comprò più l'albero di Natale, al suo posto se ne costruiva uno di cemento, i più ricchi si facevano costruire il loro albero in giardino da una squadra di operai , di gran moda divenne regalare "Fai da te il tuo albero di Natale" che consisteva in un sacco dell'Italcementi.Il Papa invece del solito abete gigantesco fece costruire in Piazza San Pietro una torre panoramica di 30 metri con chiesa rotante in cima.Gli italiani si dimostrarono sensibili ai problemi dell'ecologia ed infatti rimase invenduto il tacchino: curiosamente il 28 Dicembre il pollo fu dichiarato specie in estinzione.Partì quindi la corsa all'augurio, da fare a voce, per posta ma soprattutto per telefono: il traffico telefonico fu intensissimo, tanto che il 29 Dicembre tutti gli abbonati italiani ricevettero un cartoncino d'argento bordato d'oro sul quale c'era scritto:" LA SIP SENTITAMENTE RINGRAZIA, LE RICORDIAMO LE PROSSIME FESTIVITA' " seguiva un elenco di 52 date con ricorrenze inesistenti.Molti preferirono comunque spedire gli auguri per posta, mia madre mandò un cartoncino con scritto "Buon Natale e felice 2015", allegando un fossile e altri regali non deperibili negli anni.La sera del 24 ci furono i festeggiamenti di rito, il Papa celebrò la Messa in 56 lingue, gli unici che stettero a sentirle tutte furono i leghisti che sperarono fino all'ultimo di sentirla in milanese. Il Presidente delle Repubblica fece un discorso alla Nazione e disse che s'impegnava personalmente a garantire democrazia e onestà per tutti, i mafiosi brindarono felici.Poi il 26 accadde quello che tutti sappiamo: Agnelli annunciò che la campagna promozionale natalizia Fiat era andata così bene che aveva deciso di prolungarla acquistando i diritti sul Natale e proclamandolo festa nazionale ogni due settimane. Dopo le prime incertezze ci adeguammo di buon grado, fa piacere ricevere un regalo ogni quindici giorni, l'unica cosa è che mi sono stufato di dover mangiare il panettone anche il 10 di Agosto.

sabato 15 dicembre 2007

Natale

E’ in giornate come questa che mi chiedo….”ma che mi sono alzata dal letto a fare stamattina?”
Poca voglia di fare…poca o niente voglia di comunicare….vorrei solo restare in un angolo come una cosa dimenticata a viaggiare con la fantasia… a sognare ad occhi aperti…. a pensare…
Questo stato catatonico non è cosa abituale, anzi…. ma forse è proprio perché così poco confacente con il mio modo di essere che, quando si presenta, sento davvero la necessità di estraniarmi… forse è un modo di “ripulire” mente e fisico da ansie, stanchezza, dolori…. forse è pigrizia, forse sono matta, chi lo sa?
Mi viene in mente una poesia di Ungaretti….”Natale” conosciutissima ma, per i pochi che non l’avranno presente, eccola qui….

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare


Esprime esattamente come mi sento…a prima vista triste, solitaria, asociale…..ma sotto sotto felice

mercoledì 28 novembre 2007

Tempo di auguri......

Anche quest’anno è già Natale….. forse inizia così una canzone…..
di fatto è vero…il tempo vola…solo ieri ero in spiaggia, al sole, al caldo… e di botto…neve, freddo… le feste!!!!!!
Devo dire che quest’anno, non so perché, aspetto il Natale come ai vecchi tempi…come da bambina…ho voglia di addobbare la casa… di preparare un pranzo coi controfiocchi.. di aver amici e parenti attorno.. voglio sentirmi circondata da tanto calore.. creare un’atmosfera magica..
Certo che detto così dà un po’ impressione di superficialità… il Natale è soprattutto una festa Cristiana, un giorno importante in cui si ricorda la nascita di Gesù Cristo che porta con sé un significato che per chi è credente è di vitale importanza…..
Però, mi sembra altrettanto banale e anche un po’ ipocrita ricordare che esiste il bene, che esistono i poveri, che ci sono le guerre e le malattie solo a Natale… vedremo in tv le immagini dei bambini africani… sentiremo frasi stereotipate che ripetono “ a Natale siamo tutti più buoni” e soprattutto si moltiplicheranno le richieste di aiuto per questa e quell’altra “nobile” causa strumentalizzando Natale.
Quello che auguro a tutti ( e a me) per questo Natale…è che sia “Natale” ogni giorno dell’anno…che dal 1° gennaio al 31 dicembre ci sia sempre un’occasione per ringraziare e per essere felici di quello che si ha…quindi credo sia più giusto augurare, invece che un Buon Natale, ……. un Natale Buono!!

venerdì 23 novembre 2007

www.nonlosapevo.com



Vorrei invitare tutti a fare una capatina su http://www.nonlosapevo.com/ ........... sono immagini molto crude..sono state pubblicizzate un pò ovunque ma ritengo che più persone saranno al corrente e prima verranno fermati sia questo scempio sia questa gratuita crudeltà

e poi ditemi se gli animali non siamo noi!

sabato 17 novembre 2007

Benvenuta Alessia

Ieri, nel tardo pomeriggio è finalmente giunta la cicogna a consegnare la piccola Alessia.....!!!
Auguri e felicitazioni a Dany e Giacomo...un abbraccio forte e mille baci alla piccolina

mercoledì 14 novembre 2007

"Non fai un cacchio" è un'ingiuria!

Cassazione, condannato un dirigente

"La Suprema Corte di Cassazione ha confermato la condanna per ingiuria nei confronti di un dirigente di una società di Roma che aveva duramente criticato un dipendente durante l'orario di lavoro, sostenendo che non faceva nulla al lavoro. "Mo' m'hai rotto li co..., io voglio sapè te che ca... ci sta a fà qua dentro, che nun fai un cacchio ed altro", aveva detto il datore di lavoro, che poi è stato denunciato dal diretto interessato.
Condannato per ingiuria nel marzo 2006, stando alle testimonianze, il capo aveva ripreso il suo subordinato in modo dispregiativo usando espressioni volgari in orario lavorativo. Una libertà eccessiva, che anche i giudici quinta sezione penale della Cassazione hanno deciso di punire.
"In tema di ingiurie, affinché una doverosa critica da parte di un soggetto in posizione di superiorità gerarchica ad un errato o colpevole comportamento, in atti di ufficio, di un suo subordinato, non sconfini nell'insulto a quest'ultimo, occorre che le espressioni usate individuino gli aspetti censurabili del comportamento stesso, chiariscano i connotati dell'errore, sottolineino l'eventuale trasgressione realizzata - si legge nella sentenza 42064 -. Se invece le frasi usate, sia pure attraverso la censura di un comportamento, integrino disprezzo per l'autore del comportamento, o gli attribuiscano inutilmente intenzioni o qualità negative e spregevoli, non può sostenersi che esse, in quanto dirette alla condotta e non al soggetto, non hanno potenzialità ingiuriose".
Datori di lavoro avvertiti. Una parola di troppo rivolta a un dipendente potrebbe costare molto cara. "

Ho letto la notizia "curiosa" se vogliamo.....e l'ho copiata e incollata dal sito del tg com....che dire... ha già detto tutto la Cassazione mapperò......

sabato 10 novembre 2007

Si stava meglio quando stavamo peggio?

Quando non c’erano ancora i computers, la play station, i game boy e i cartoni animati giapponesi in tv, con cosa si intrattenevano i bambini?
Si andava “giù a giocare”.
In giardino o nello spazio condominiale oppure in strada… dove ci si ritrovava tutti insieme per tirare due calci al pallone, per saltare alla corda o tra i quadrati disegnati col gessetto rubato dalla scatola da cucito o a scuola….
Ricordo ancora le scorribande a “guardie e ladri”…a “nascondino” fino a tarda sera….quando nemmeno ci si accorgeva che qualcuno era rientrato a casa chiamato a gran voce dalla madre…e noi lì…a cercare!!!
Non è per essere nostalgici..ma credo sinceramente che QUEL modo di giocare fosse “da bambini”.. un modo per scatenare la fantasia, la creatività…sempre differente ogni volta…un modo per confrontarsi, per imparare!
Lavorando a contatto con i bambini mi rendo conto che, quando propongo loro un “vecchio” gioco (per loro NUOVO), rispondono con entusiasmo…e non credo sia solo per la novità in sé ma proprio perché ognuno di loro ha la possibilità di esprimersi.
Adesso mi domando….i nostri figli oggi hanno tutto.. con un clic arrivano ovunque…peccato che non sappiano che le fragole si raccolgono a terra (non nascono già dentro le vaschette del supermercato)…o che i polli abbiano le penne e le piume o, ancora più grave…che associno la parola “eroina” solo allo stupefacente e non a tante donne che hanno fatto “un pezzetto” della nostra storia.

mercoledì 7 novembre 2007

Favoletta

Ho deciso di voltare pagina...finora solo cose tristi......adesso vorrei cercare di scrivere qualcosa che è sempre parte di me...ma, diciamo...in campo lavorativo....
Questa è una favoletta che racconto sempre ai miei bambini alla scuola dell'infanzia...mi mette di buonumore raccontarla...e mi diverte dare una voce differente alle dita della mano...( indubbiamente non sono performances di una prima attrice....ma perlomeno...FACCIO RIDERE !! e di gusto pure!!)

Eccola qua....


Tanto, tanto tempo fa le cinque dita della mano destra di Giovannino, un bambino vivace e curioso, si misero a discutere animatamente.
"Nel mondo ci sono tante cose meravigliose da assaggiare, da annusare, da vedere e da ascoltare e noi possiamo solo sfiorarle, toccarle o, al massimo, afferrarle. Non è giusto ! Vogliamo anche noi sentire i gusti e gli odori, ascoltare i suoni, vedere i colori."
Mago Gnoccolo, un vecchio mago sempre in vena di scherzi, sentendo le dita della mano discutere, decise di fare una piccola, divertente magia. Per un giorno intero i cinque sensi avrebbero tenuto compagnia alle cinque dita, permettendo ad una di loro di assaggiare le cose, ad un'altra di annusarle, ad un'altra ancora di vederle e alle ultime due di ascoltarle e di toccarle.
"Io che sono il più grande di tutti" - disse il medio - "voglio continuare a fare quello che ho sempre fatto: toccare le cose !"
"Io non so cosa voglio." - aggiunse subito l'anulare.
"Io sono il dito che finisce sempre in bocca" - disse il pollice - "e così voglio assaggiare le cose."
"E io sono il dito che finisce sempre nel naso" - gli fece eco l'indice - "e così voglio annusare le cose."
"Io non so proprio cosa voglio." - ripetè l'anulare.
"Io sono il dito che serve a grattare le orecchie" - disse il mignolo - "e così voglio ascoltare le cose."
"E io non so ancora cosa voglio..." - l'anulare era proprio indeciso.
"I tuoi compagni hanno già scelto e quindi a te non rimane che vedere le cose." - gli disse Mago Gnoccolo.
"Vedere le cose... ecco, è proprio quello che volevo." - anche l'anulare era soddisfatto.
Il mago diede un nome ad ogni dito e poi, con una strampalata parola ("Arkenstrattenwurendunnendakkenscioelen!!!") diede il via alla magia.
Pollicino Makebuon (così era stato chiamato il pollice...) passò la giornata ad assaggiare gustosissime torte, frutti squisiti e deliziosi biscotti (ma gli capitarono anche amarissime radici, peperoncini che sembravano di fuoco e aspri fili d'erba verde).
Indice Profumin annusò il profumo dei fiori e la puzza delle mele marce, il gradevole odore delle frittelle e quello sgradevole delle polpette bruciate.
Medio Toccotoccotoc sentì quant'era soffice una piuma, quant'era morbida la lana, quant'era liscia la pelle di un bambino... quant'era dura una pietra, quant'era pungente una spina...
Anulare Vedolontan Vedovicin vide il verde luminoso dei prati, l'azzurro limpido del cielo, il giallo brillante dei girasoli, i mille colori delle ali delle farfalle.
Mignolino Sentiqua ascoltò il rumore delle pietre che rotolano, il mormorare di un ruscello, il canto melodioso di un uccellino, l'abbaiare furioso di una cane da guardia, il pianto di un bimbo spaventato.
Alla sera le cinque dita sorridevano soddisfatte, ma le sorprese per loro non erano ancora finite. Durante la notte si sussurrarono l'un l'altra le mille sensazioni vissute durante la giornata e non appena il sole illuminò la stanza si accorsero... che erano diventate colorate ! Ognuna di loro aveva preso il colore della cosa che le era piaciuta di più. La magia del mago aveva fatto anche questo !
Non dobbiamo però dimenticare che le cinque dita facevano parte di una mano e che la mano apparteneva ad un bambino. Cosa può pensare un bimbo che si sveglia al mattino e scopre che le dita della sua mano destra sono di cinque colori diversi ?
"Ehii, guarda qua, ho le dita colorate ! Adesso devo proprio colorarmi anche il palmo della mano e lo colorerò col mio colore preferito !"
Così finisce la storia di Giovannino Manotinta un bimbo le cui dita avevano avuto la possibilità, grazie ad una strana parola magica, di assaggiare, annusare, toccare, vedere e ascoltare le mille meraviglie che riempiono il mondo.

Alla mia bambina

Oggi, mentre di fronte alla chiesa tanta folla aspettava l'arrivo di Enrico per essergli vicino nel suo ultimo viaggio, ti ho preso la mano....l'ho stretta...mi sono salite le lacrime agli occhi e nella mente mi si sono accavallati tanti pensieri...ti vedevo piccolina quando cercavi la mia mano perchè eri in difficoltà e ti guardavo adesso, donna, ancora con la tua mano nella mia.....
Non smetterò mai di essere una mamma....non smetterò mai di esserci quando ne avrai bisogno...e forse ci sarò anche quando bisogno non ne avrai..
Quando la tua mano mi ha stretta, ho pregato......ho pregato Dio affinchè ti preservasse da tanto dolore...affinchè ti consentisse di realizzare tutti i tuoi sogni....
Che altro aggiungere piccola donna mia....ti voglio bene

lunedì 5 novembre 2007

Vola alto Enrico

Dove sei ora forse vedrai le cose dalla giusta prospettiva...ma ti assicuro che è dura per noi fare i conti con la realtà..con il fatto che tu non ci sia più....
Vola alto Enrico....

Danza Lenta

Hai mai guardato i bambini in un girotondo ?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?

O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla ?
O osservato il sole allo
svanire della notte?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Percorri ogni giorno in volo ?
Quando dici "Come stai?"
ascolti la risposta?

Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa ?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
senza notare nella fretta,
il suo dispiacere ?

Mai perso il contatto,
con una buona amicizia
che poi finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao" ?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Quando corri cosi veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.

Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, come un regalo mai aperto . . .
gettato via.

La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.